Geo & Geo alla scoperta delle pompe bianche

Geo & Geo il programma televisivo di Rai 3 che va in onda dal lunedì al venerdì dalle 15:45 alle 19:00 dedicato alla natura, nella rubrica del programma che approfondisce le tematiche sull’energia e sui consumi, nella giornata di mercoledi, è andato alla scoperta delle pompe bianche, i distributori di carburanti slegati dalla filiera tradizionale delle compagnie petrolifere.

geo_pompe_biancheA rispondere alle domande del conduttore il giornalista Gabriele Masini di Staffetta Quotidiana la storica rivista che si occupa di energia.

Scopriamo cosi, grazie anche ai dati inseriti all’interno del database dell’osservatorio prezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo economico, che il nostro paese ha più di 3300 impianti indipendenti, ovvero, cosi come spiega Masini che non hanno un convenzionamento o non sono di proprietà delle 6 grandi compagnie petrolifere.

Il loro segreto, racconta Masini, è quello di non avere convenzioni (tipo franchising) con le compagnie petrolifere prendendone il marchio e quindi i carburanti in esclusiva, ma di comprare carburanti dal miglior offerente. La dinamica di acquisto, spiega ancora Masini, è quella di muoversi nel mercato, “ogni settimana quando devono riempire le cisterne vanno in giro per il territorio, vedono chi vende carburante, che prezzi gli fa, scelgono il prezzo migliore e comprano da quel fornitore di carburante. Insomma riescono a competere per l’ assenza dell’esclusiva di fornitura perchè possono scegliere da chi comprare il carburante e questo avvia una dinamica normale di mercato per cui i fornitori fanno a gara a vendere il carburante a queste pompe bianche e quindi riescono a spuntare un prezzo migliore”. U

Un altro fattore, spiega ancora il giornalista di Staffetta riguarda la struttura di queste società, “molto più piccole delle compagnie petrolifere e quindi molto più snelle, più efficienti e con costi di gestione minori.”

Per quanto riguarda il risparmio, dai dati elaborati dal Ministero e raccolti da Staffetta in media il risparmio è di circa 3 euro nel confronto con gli impianti delle compagnie petrolifere con la modalità self e 5 euro nella modalità servito. Masini spiega che il risparmio sale sul servito ( nel confronto sul servito delle compagnie) “perchè le compagnie petrolifere fanno dei prezzi più alti sul servito rispetto al self service”.

La trasmissione si conclude facendo il punto sulle voci e le dinamiche che formano il prezzo dei carburanti ed il confronto con il livello di prezzo degli Usa che è il paese che ha la fiscalità più bassa.

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